Concetta Bonini

Buonasera a tutti,
in uno dei contributi che abbiamo chiesto per agli amici di Franco, ce ne è uno che dice: “Quando chiama Franco siamo tutti presenti”.
Bè, Franco, c’è riuscito anche stavolta. Siamo tutti presenti, anche se tanti, tantissimi sono sparsi per il mondo e sono con noi solo col pensiero, ma un pensiero che sentiamo forte e denso dell’energia che ci unisce.
Siamo tutti presenti con sconfinato senso di gratitudine e a questo punto anche con un altrettanto sconfinato senso di responsabilità per quest’avventura che Franco ci spinge ad intraprendere.
Il fatto che siamo così tanti se così convinti di esserci testimonia una cosa importante.Quando Franco ci ha lasciato, ho scritto: nessuna città deve tanto a un uomo solo, come la nostra deve a Franco, e noi non smetteremo di dire questa verità. Non abbiamo smesso e siamo qui perchè non vogliamo smettere.
E per dirlo non parleremo nemmeno tanto di cioccolata, non è questo il tema, non è quello di cui abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di tornare a scuola da Franco. A scuola da Franco per una cosa in particolare e cioè su come possiamo immaginare questa città: aperta, ambiziosa, anche a costo di essere ogni tanto un po’ incosciente, capace di stare nel mondo e di guardarlo con curiosità e la schiena dritta, mai ricurva sul proprio ombelico.
Abbiamo bisogno di imparare ancora a lavorare per alzare due pilastri robusti: la memoria e il futuro.
In molti credo siamo d’accordo, sul sentirci mandare le fondamenta, di questi tempi. E non ho bisogno di aggiungere altro. E allora, siamo qui perché abbiamo pensato che la nostra Memoria di Franco, mettendola in comune, facendone patrimonio e consapevolezza collettiva, possa servirci, come abbiamo scritto, ad imparare quella capacità di Futuro, che era propria di Franco.
La ricostruzione della Memoria la faremo con un percorso di racconti che abbiamo composto grazie ad una serie di contributi precisi che abbiamo chiesto e che condivideremo con un ordine nemmeno troppo rigoroso, così ognuno potrà divertirsi a ricostruire i frammenti un po’ a modo proprio.
E partendo dalla memoria proveremo a immaginare il Futuro: facendo nascere l’Associazione culturale Franco Ruta, daremo inizio a questa nuova storia.
Grazie a tutti per l’aiuto che vorrete darci e consentitemi un grande grazie a Pierpaolo, che ha accettato la nostra proposta, sta facendo con noi questo percorso, dandoci il permesso di compierlo, perché credo che non fosse una cosa scontata.